Tra canti e danze, il repertorio è quasi completo

Sesto incontro pratico del nostro progetto. Siamo sempre un po’ in anticipo e, per frenare un po’ l’entusiasmo, mi fermo con Lidia al bar per controllare e rivedere quanto lei scrive e stampa perché ogni canzone abbia il suo spartito corretto. C’è sempre qualcosa da rivedere ma la voglia di fare non manca.
Arriviamo in sala musica verso le 15.10 e già Margherita e Laura stanno preparando la sala per lasciare un po’ di posto alle prove di danza che apriranno l’incontro di oggi per rallegrare, anche con un po’ di movimenti, la festa che andiamo a preparare.
Arrivati gli ospiti si inizia con i primi passi – destra sinistra avanti indietro – una danza e poi riprendiamo le canzoni più complicate di parole e musica: In pizz’’e cuddu monti, Montaignes Valdotaines, Lu bracciale. Si ripassano i nuovi stornelli inseriti (Per Te Sardegna, Quando saremo fora fora da la Valsugana, Paganella…) e cantiamo una dopo l’altra tutte le cante che ormai abbiamo imparato girando per l’Italia.
Qualcuna ha ancora bisogno di essere imparata bene, ma c’è tempo e buona volontà per questo. Anche questo incontro si è svolto bene, c’è stata partecipazione da quanti hanno trascorso con noi questo momento musicale, ci spiace un po’ per Claudio che quasi sempre deve uscire durante il nostro incontro perché si mette a piangere. La persona che l’accompagna ci dice che gli danno fastidio la musica troppo forte o i suoni acuti. Non so se potremo ovviare a questo e se è veramente questa la ragione delle lacrime. Questa è una nota dolente e vorrei superarla ma il tempo è sempre poco e vedrò di parlarne con Veronica quando rientrerà dalle vacanze.
Alle ore 16.40 ci salutiamo e ci diamo appuntamento a mercoledì 5 maggio (faremo un pensiero a Napoleone).

(Dal diario di Lino)

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