Il pranzo di Babette

Maggio 27, 2008

Oggi riprendiamo dopo aver saltato l’incontro di lunedì scorso.
Laura ha altri impegni e allora dobbiamo fare a meno del suo aiuto per qualche settimana.
Decidiamo di dedicarci alla lettura in gruppo e per farlo ci spostiamo all’aperto, immersi in folti cespugli di rose rosse.
C’è da scegliere tra “Il paese dei ciechi” di Wells e “Il pranzo di Babette” di Blixen. Le preferenze vanno al secondo e ci immergiamo subito a far la conoscenza di Martina e Filippa, del loro severo genitore e dei loro innamoramenti un po’ sfortunati.
L’atmosfera viene subito colta, ci fermiamo a immaginare gli ambienti, il paese di Berlevaag, le ansie e i sospiri delle due fanciulle, già incuriositi da come andrà a finire la vicenda. Tra l’altro, nessuno ha visto il film che ne è stato tratto e decidiamo di vederlo alla fine della lettura, per fare confronti e trarne riflessioni.
Alla fine dell’ora di lettura (che ci ha permesso di arrivare circa a metà della novella) ci siamo divertiti a percorrere un sentiero laterale suggerito da alcuni oggetti presenti nel racconto e che ormai appartengono al passato, per vedere chi li conoscesse o li ricordasse: i campanelli a corda, i busti, le stecche di balena, le carrozze, certi arredi…

Martedì prossimo si continua.


Parole, voci & gesti

Maggio 13, 2008

Parole, voci & gesti“: è questo il nome che abbiamo dato agli incontri di lettura e recitazione presentati oggi agli ospiti e loro familiari del SUAP (Speciale Unità di Accoglienza Permanente) dell’Ospedale S. Cuore – Don Calabria di Negrar (Vr).
Come già avvenuto per gli incontri di musica, lo scopo è innanzitutto quello di offrire ai familiari momenti di socializzazione e benessere; nello stesso tempo ci si propone, con le modalità del gioco, di fornire gli elementi di base della recitazione, fino a cimentarsi con un breve testo.
Gli incontri, a cadenza settimanale, sono programmati come introduzione fino al mese di giugno, per poi proseguire da settembre con un programma più strutturato e finalizzato alla produzione di una breve commedia.
Oggi, come un anticipazione del percorso che ci aspetta, sono state affrontate le varie modalità di articolazione del corso: la recita di brevissime commedie (alcune tragedie in due battute di Achille Campanile), l’improvvisazione, la gestualità, nelle quali si sono cimentati alcuni dei presenti. Tutti hanno affrontato, con impegno degno di miglior causa, il compito di trasmettere agli altri l’idea di un colore con la sola espressione del corpo. Veronica ha dimostrato una particolare abilità nel decifrare le mimiche; si sospetta che si sia accordata in precedenza con gli altri.
Ognuno ci ha messo impegno e ne ha tratto divertimento; chi è stato un po’ in disparte, sicuramente si farà vivo la prossima volta.
Abbiamo imparato a interpretare bene la punteggiatura, ci siamo inceppati sulle vocali aperte e chiuse, ci siamo alternati su una ipotetica panchina nel tentativo di respingere gli assalti di un seccatore, abbiamo trasportato per la sala pacchi inesistenti che vedevamo soltanto noi.
Abbiamo riso e ci siamo divertiti e ci sono tutte le premesse per tanti pomeriggi così.
Tutto questo è reso possibile dalla collaborazione di Laura Lisciandra, esperta attrice amatoriale, che ha accolto con entusiasmo il nostro invito, permettendoci di realizzare un’idea che da un po’ stavamo coltivando.

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Le “Tragedie in due battute” di Achille Campanile recitate oggi Leggi il seguito di questo post »